IL PESO DEL PESO
Il rapporto con la bilancia è qualcosa di molto soggettivo: c’è chi non si pesa mai, tanto da non avere neppure la bilancia in casa, chi invece si pesa tutti i giorni, ma rigorosamente al mattino, svestito e a digiuno e chi lo fa più volte al giorno e in situazioni diverse: ad esempio dopo aver fatto attività fisica o prima e dopo aver mangiato. Soprattutto durante una dieta, il peso della bilancia diventa una vera ossessione e capita che quel numerino acquisti il potere di cambiarci l’umore della giornata, diventando il nostro giudice quotidiano che ci dice se siamo stati bravi oppure no!
Ma da cosa dipendono le oscillazioni di peso che vediamo da un giorno con l’altro sulla bilancia? E quanto dovremmo darci davvero importanza? Per rispondere a questa domanda dobbiamo partire dalla nostra fisiologia e sapere che 1 chilo di massa grassa corrisponde a circa 7000 calorie. Se prendiamo come riferimento un uomo di media corporatura che mantiene il proprio peso mangiando 2000 calorie al giorno, appare chiaro che, anche digiunando un giorno intero, al massimo taglierà 2000 Kcal, non certo 7000 e, se anche il giorno dopo la bilancia registrasse 1 chilogrammo in meno, non sarebbe totalmente imputabile alla perdita di massa grassa. Questo vale anche in senso opposto. Sarà capitato a tutti di pesarsi il giorno dopo aver mangiato una pizza e vedere anche 1 chilo in più sulla bilancia. Per quanto calorica possa essere una pizza di certo non apporterà le 7000 calorie necessarie per ingrassare di 1 chilogrammo di grasso. Ricordiamoci che siamo fatti per la maggior parte da acqua e le oscillazioni di peso che vediamo da un giorno con l’altro si riferiscono a variazioni di liquidi. Nella donna poi, prima del ciclo, queste variazioni sono anche più marcate a causa della ritenzione idrica indotta dagli ormoni. Un’altra componente che può incidere sul peso è il glicogeno, la nostra riserva corporea di glucosio, ossia zucchero, stipato nei muscoli e nel fegato. Quando mangiamo le riserve si riempiono, quando digiuniamo per qualche ora si esauriscono. Questi cambiamenti incidono anche di mezzo chilo in più o in meno e non hanno nulla a che fare con il grasso. Inoltre ogni grammo di glicogeno porta con sé 3 grammi di acqua e di conseguenza un accumulo di 300 g di glicogeno corrisponde a 900 g sulla bilancia. Abbiamo quindi capito che i cambiamenti di peso che vediamo da un giorno con l’altro sono principalmente da imputarsi ai liquidi e al glicogeno. Nel breve periodo quindi, la bilancia è una cattiva consigliera. La perdita di massa grassa richiede dei tempi fisiologici e conoscerli può fare la differenza per vivere con più consapevolezza e serenità un percorso di dimagrimento.
Come utilizzare la bilancia in modo utile durante un percorso di dimagrimento? La bilancia, se utilizzata a distanza di diversi giorni, può diventare un buon indicatore di direzione. Registrare ad esempio il peso con cadenza settimanale può essere una buona pratica per avere un’idea della direzione in cui stiamo andando durante un percorso ipocalorico, anche se comunque non è l’unico strumento perché non dobbiamo dimenticare che perdendo peso, viene sacrificata anche una parte di massa magra, ossia di muscolo, non rilevabile dalla bilancia. Acquisire queste nozioni e aumentare il nostro grado di consapevolezza su come funziona la perdita di peso, può fare tutta la differenza per raggiungere quel pesoforma che magari inseguiamo da tempo.